Pubblicato da: Amici dell'ex wwf lucca | 15 febbraio 2015

Un’oasi per il Tritone apuano

Il WWF LUCCA sostiene la mozione approvata dal consiglio comunale di Massa nei giorni scorsi con la quale si chiede l’istituzione di un’oasi del tritone alpestre apuano all’interno del laghetto di cava Valsora. Sollecitiamo, pertanto, il primo cittadino di Massa ad attivarsi attraverso gli uffici affinché le prescrizioni indicate dagli enti preposti siano osservate al fine di salvaguardare la colonia di tritoni ora esistente e, contemporaneamente, siano avviate le azioni per l’istituzione di un’oasi protetta nel laghetto di cava Valsora. L’importanza naturalistica del sito è confermata in modo inconfutabile dalla presa di posizione della Societas Herpetologica Italiaca (SHI) che propone per cava Valsora l’istituzione di un’«area di rilevanza erpetologica», la prima per la Toscana. L’istituzione dell’oasi dovrebbe essere sostenuta anche e soprattutto dal Parco delle Alpi Apuane, che si sveglierebbe così dal suo decennale torpore in materia di tutela della biodiversità e farebbe qualcosa “da Parco Naturale”.
La tutela di questa popolazione di Tritone avrebbe un notevole impatto simbolico, in quanto le Alpi Apuane sono il locus typicus di questa peculiare sottospecie, da cui provenivano gli esemplari su cui Bonaparte la descrisse nel 1839. Inoltre potrebbe portare all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di tutelare altre specie interessanti di batraci della zona, come l’endemico Geotritone di Bianchi Speleomantes ambrosii bianchii e il sempre più raro Ululone appenninico Bombina pachypus, le cui popolazioni riproducentesi lungo i torrenti apuani sono sempre più minacciate dall’inquinamento da marmettola, che rende i limpidi torrenti apuani umilianti rii lattiginosi. L’istituzione dell’ “Oasi del tritone alpestre apuano” potrebbe rappresentare, inoltre, un elemento del circuito turistico – naturalistico della montagna massese, insieme a Pian della Fioba, al Rifugio “Città di Massa” e all’Orto Botanico “Pietro Pellegrini.
Vogliamo sperare che il comune di Massa e il Parco della Apuane non vogliano perdere anche questa opportunità.


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